Abiti in un luogo in cui il depuratore manca oppure funziona male perché magari è obsoleto?
In tal caso hai allora il diritto di chiedere all’azienda che gestisce il servizio idrico il rimborso di quelle somme che nelle bollette ti sono state chieste a titolo di corrispettivo per la depurazione delle acque.
Già nel 2008 la Corte Costituzionale (con la sentenza n. 335/2008) aveva stabilito che il corrispettivo non è dovuto se gli impianti di depurazione mancano o sono temporaneamente inattivi.
Recentemente, poi, tale principio è stato confermato dalla stessa Corte di cassazione (con la sentenza n. 11270/2020), che ha precisato che se l’utente non usufruisce del servizio di depurazione per una causa che non dipende da lui, le somme relative a tale servizio non possono essergli richieste.
La Cassazione ha anche ricordato che in caso di contestazione è l’azienda che gestisce il servizio idrico a dover dimostrare che il depuratore funziona correttamente.
Ora che conosci meglio i tuoi diritti, contattami se vuoi per una prima consulenza gratuita!
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