Nonostante sia ormai piuttosto diffusa, non tutti conoscono l’Amministrazione di sostegno.
Si tratta di uno strumento introdotto poco più di 15 anni fa (dalla Legge n. 6/2004) che consente ad una persona (l’Amministratore di sostegno) di svolgere determinate funzioni e attività in nome e per conto di un’altra persona (il Beneficiario) che per le più svariate ragioni non è in grado di svolgerle in tutto o in parte.
E’ uno strumento molto “elastico”, pensato per soddisfare le più diverse esigenze del Beneficiario: questo può essere infatti un malato non cosciente che necessita di essere sostituito in ogni cosa o magari invece una persona - anche giovane - che in generale è autonoma ma ha bisogno di un aiuto esterno per compiere solamente una o alcune attività della propria vita.
L’Amministratore di sostegno viene nominato dal Giudice Tutelare su ricorso proposto direttamente dal Beneficiario o da soggetti terzi (familiari e non) che ritengono che quest’ultimo possa averne bisogno.
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